L’idea di Méliès, inizialmente, era quella di fare piccole proiezioni a teatro, come integrazione dei suoi spettacoli magici. Ben presto, però, andò oltre l’illusionismo iniziando a raccontare vere e ...
programma che sta alla base del parnassianesimo, enunciato da Th. Gautier nelle prefazioni a Les Jeunes-France (1833) e a Mademoiselle de Maupin (1836). Contrapponendosi ai romantici, i parnassiani ...
loc. fr. (Arte diversa). Definizione apparsa in alcuni scritti di Dubuffet (1946) e ripresa dal critico francese M. Tapié nel suo volume Un art autre (1952) per caratterizzare la nuova tendenza ...
poeta e autore drammatico italiano (Asti ca. 1560-1628). Dal 1587 visse alla corte torinese di Carlo Emanuele I e della duchessa Caterina e si trasferì a Milano all'inizio del nuovo secolo. Gli si ...
(anche Le Sage), scrittore francese (Sarzeau 1668-Boulogne-sur-Mer 1747). Celebre per essere stato il primo scrittore francese a vivere sostenuto dal favore del pubblico, ha lasciato una grande ...
(Philippe de Vitry, Philippus Vitriacus), poeta, compositore e teorico della musica francese (Vitry 1291-Meaux 1361). Eminente ecclesiastico e uomo politico, scrisse ca. 15 mottetti, ma si distinse ...
filologo e critico inglese (Oulton, Yorkshire, 1662-Cambridge 1742). Diede avvio alla scuola inglese di filologia classica. Nel 1691 scrisse l'Epistola ad Millium, che lo rivelò come critico. Curò ...